Civita di Bagnoregio

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Descrizione

Civita di Bagnoregio, la «Città che muore»  è uno scrigno che contiene 2500 anni di storia. Fondata dagli etruschi, attraversò varie dominazioni e, nel Medioevo, acquistò gran parte della sua straordinaria forma, arricchita poi nel Rinascimento e mantenutasi fino ad oggi. Entrando nella cittadella, attraverso l'unico portale rimasto, vieni catapultato in un'atmosfera d'altri tempi, che, mescolata al riadattamento e alla successiva rinascita, lascia intravedere quell'intreccio di epoche, che hanno lasciato, tangibili, le loro tracce.


Cenni storici


Nel suo glorioso passato il centro abitato era più grande. Le frane e i terremoti hanno ridotto l’estensione e nella valle si sono sgretolati palazzi, torri e antiche porte d’ingresso al borgo. Delle 5 entrate originarie, è rimasta solo Porta Santa Maria, detta anche “della Cava”, che, ad oggi, rappresenta l'unico accesso al paese, posto in cima al  mitico ponte, divenuto simbolo del luogo.Testimonianze del periodo etrusco sono sia la grotta di San Bonaventura, una tomba a camera unica, nella quale si dice che San Francesco risanò il piccolo Giovanni Fidanza, che divenne celebre dottore della Chiesa, sia il «Bucaione», un profondo tunnel che, attraversando lo sperone di argilla e tufo su cui poggia il borgo, collega Civita alla sottostante Valle dei Calanchi. Originariamente Civita era il centro nevralgico della vita mondana, mentre molti contadini vivevano anche nella vallata ai suoi piedi e a Mercatello (l'area antistante il ponte), ma una serie di frane e terremoti, convinse gli abitanti a spostarsi dove attualmente sorge Bagnoregio. Oggi Civita è frazione del Comune di Bagnoregio, ma si può affermare che, in realtà, rappresenti la madre.


Feste ed Eventi


Il periodo estivo è caratterizzato da diversi eventi folkloristici, ai quali partecipano artisti provenienti da tutta Italia, sia con spettacoli «di strada», sia con rappresentazioni di carattere culturale e artistico, che si materializzano con mostre di vario genere, proiezione di film all'aperto o allestimenti teatrali. L'evento goliardico per eccellenza, e molto sentito dagli abitanti del posto è «La Tonna», un palio al quale prendono parte i fantini che, in groppa ai loro asini, devono fare il giro della piazza per 3 volte. La corsa si tiene la prima domenica di Giugno e la seconda di Settembre. Ormai divenuto un appuntamento fisso da anni, è la spettacolare «Notte delle luci» durante la quale il ponte, unitamente al borgo e alle aree di Belvedere e Mercatello, diventa un trionfo di luci e colori, che contrastano con il buio circostante.Durante il periodo natalizio, Civita diventa il palcoscenico del magnifico presepe vivente.


E' una città che muore, più viva che mai!


Anche il palato vuole la sua parte


Trovandosi a ridosso dei confini con Umbria e Toscana, la cucina di Bagnoregio ha subìto l'influenza culinaria delle 2 regioni, oltre a quella di appartenenza. I piatti nostrani si basano su ingredienti genuini, verdure degli innumerevoli orti della valle e carni allevate in collina. Così fanno parte della tradizione, la Panzanella, un antipasto costituito da pane raffermo, messo a bagno in acqua fredda per tutta la notte e condito il giorno dopo, con pomodori freschi, sedano, prezzemolo e basilico, più un filo di olio extravergine prodotto nei frantoi del paese. I primi piatti, si basano principalmente su pasta fatta in casa, che siano fettuccine al ragù, pappardelle al cinghiale o i gustosissimi gnocchi di patate. Tra i secondi più gustosi spiccano di certo il cinghiale in agrodolce, che viene stufato dopo una lunga marinatura, e il caratteristico «baffo al pomodoro» ovvero il guanciale del maiale al tegame, con salsa di pomodoro ed erbe aromatiche.  Tra i prodotti da forno ricordiamo con piacere i biscotti con l'anice (salati), i maritozzi con l'anice (dolci), talvolta riempiti con panna montata e, nel periodo pasquale, la Pizza di Pasqua, dolce tipico a lunga lievitazione, con aroma di cannella. I terreni non coltivati sono, infine, una risorsa importante per i gustosi prodotti selvatici, come asparagi, more e tartufo, sia nero che bianco, raccolto dai ragazzi del posto e venduto in alcuni negozi di prodotti locali e nei ristoranti.


Borghi limitrofi


Bagnoregio (0 km), Lubriano (4 km), Bolsena (11 km), Montefiascone (13 km), Marta (23 km), Grotte di Castro (25 km), Acquapendente (33 km), Bagnaia (27 km), Bomarzo (37 km), Vitorchiano (27 km), Graffignano (20 km), Celleno (11 km), Roccalvecce (15 km), Castelgiorgio (17 km), Torre Alfina (25 km), Orvieto (20 km), Porano (10 km), Allerona (35 km), Sant'Angelo (16 km), Civitella d'Agliano (13 km), Castiglione in Teverina (15 km), Baschi (20 km), Sermugnano (10 km)


Contatti Utili


Sito ufficiale: www.civitadibagnoregio.cloud

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I punti d'interesse

Strutture ricettive a Civita di Bagnoregio